Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione, una ricorrenza istituita dal 1965 dall’UNESCO per ricordare l’importanza fondamentale dell’alfabetizzazione, ha rilasciato una dichiarazione, che, come sempre, inquadra l’argomento in modo perfetto.
Invito tutti al leggere la sua dichiarazione, ma mi permetto di commentare alcuni suoi passi che mi sembrano decisivi.
Il Presidente ha posto l’accento su una maggiore attenzione che deve esserci all’accelerazione dell’utilizzo degli strumenti digitali, inteso non solo come semplice applicazione degli stessi ma anche una ricerca di approfondimento sugli obiettivi, le metodologie e i sostegni per la didattica a distanza.
Necessità, inoltre, di una vera inclusione e di una parità di accesso alle tecnologie e alla Rete, senza le quali gli squilibri che sono ancora presenti in ambito economico, territoriale, ma anche e soprattutto per le conoscenze e le competenze.
Le parole del nostro Presidente rappresentano una chiamata alla responsabilità e all’azione verso tutte le componenti sociali, culturali e professionali ma soprattutto legislative e governative del nostro Paese.
È necessario ripensare, e presto e bene, il modo di fare didattica a distanza e di provvedere affinché le diseguaglianze e gli squilibri siano combattuti e vinti.
Non posso riportare alcuni stralci delle dichiarazione in quanto è espressamente vietato dalle norme presenti sul sito Web del Quirinale: “E’ fatto divieto di modificare le informazioni testuali e gli elementi multimediali contenuti in questo sito, nonché di frammentarli o alterarne forma e senso; come di dare luogo con gli stessi a opere derivate.”
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